Gruppo politico italiano. Nato dall'evoluzione di alcuni
movimenti extraparlamentari (Potere Operaio, Lotta Continua) negli anni
successivi al 1968, ebbe tra i suoi principali esponenti Toni Negri, Oreste
Scalzone, Franco Piperno ed Emilio Vesce, sostenitori della lotta armata come
unico mezzo efficace di opposizione; raccolti attorno ad alcuni giornali come
"La voce operaia", "Rosso", "Zut", il movimento si fece promotore di una lotta
aperta contro lo Stato e i suoi rappresentanti, perseguita anche attraverso la
punizione delle gerarchie di fabbrica, il sabotaggio degli impianti industriali,
ecc. Coinvolti nel processo per costituzione di banda armata e organizzazione di
azioni terroristiche, alla fine degli anni Settanta i leader di questo movimento
riuscirono a rifugiarsi all'estero, lasciando il gruppo privo di ogni guida e
compattezza politica; tra le frange di autonomi sopravvissuti nei grandi centri
metropolitani, la più attiva è stata per lungo tempo il Circolo
Sociale "Leoncavallo" di Milano.